Il cortometraggio Hinterland è ora pronto per la rete distributiva e circuito festivaliero.

Un viaggio cupo e grottesco, un falso documentario che ambisce al mood garroniano degli albori, ma è anche un po’ Cinico TV. Una favola horror, intrisa di humor alla Lars von Trier. Un film di vocazione ambientalista.
E’ tutto ambientato in notturna nell’hinterland di una grande metropoli non meglio definita. Il Sole non sorge più da una settimana. Fa freddo, molti si sono chiusi nelle proprie case. Una troupe sta girando un documentario sugli ultimi giorni di vita umana, si sposta su un furgoncino bianco, nella fitta nebbia, in luoghi desolati, periferici. Il documentarista cerca risposte e indaga l’animo umano, sulle cause di tale avvenimento e sul concetto tabù dell’oltreuomo. Ma la gente intervistata pare interessata al solo vivere quotidiano, ignora le sue responsabilità, persino di fronte alla fine del mondo.
Gli uomini della società dei consumi, guidati dall’incessante fame di capitale, hanno violentato il loro habitat rompendo ogni equilibrio naturale fino ad arrivare ad uccidere il Sole. In montaggio parallelo, a spezzare l’evolversi delle scene, un documentario sulle nutrie, dal classico inconfondibile stile Super Quark. Il format descrive questo animale in maniera scientifica, tra coesione sociale e suddivisione del lavoro. Le nutrie, meglio evolutesi rispetto all’uomo, avranno un altro destino.
Entrambe specie animali, ma quale la più funzionale per l’armonia del Pianeta?